Oggi, a pochi giorni dalla data di presunta apertura delle scuole, si sta discutendo di come riaprirle. Le scuole sono state chiuse i primi di marzo, escludendo magari il primo periodo di emergenza, ma in tutti questi mesi non si è proprio pensato a nulla al riguardo? Si sapeva che la didattica a distanza è stata un fallimento totale ed è impensabile pensare a tale soluzione soprattutto per la scuola dell'obbligo. Ora si stanno facendo incontri e riunioni fra ministri ed esperti solo perché nessuno vuole assumersi la responsabilità di una decisione.
Tutto ciò per il consenso popolare, prendere decisioni, magari corrette, si rischia di perdere elettori. Chi governa deve pensare al bene del Paese e assumersi dei rischi e assicurare il diritto allo studio a tutti i giovani e capire che le lezioni a distanza sono inattuabili, sia per questioni tecnologiche inadeguate che per come tale soluzione andrebbe ad incidere sulle famiglie, sopratutto per le donne che sarebbero costrette a non lavorare o ad assumere baby sitter per accudire i figli che rimarrebbero a casa.
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